Il Buongoverno della Città

SECONDO PUNTO

Il buongoverno della città non può essere considerato una generica e lodevole intenzione, ma deve essere perseguito continuamente anche mediante periodiche conferenze di verifica e deve costituire il principale obiettivo della nuova amministrazione.

La più ampia partecipazione dei cittadini sarà il presupposto indispensabile del buongoverno perché solamente attraverso il confronto si potranno evitare errori di valutazione.

La massima trasparenza sull’attività comunale dovrà consentire un’effettiva partecipazione e costituirà di per sè una forma di prevenzione nei confron-ti di atti e comportamenti scorretti. Per il buongoverno sarà inoltre necessaria una continua ricerca di efficienza, che comporterà il riesame critico dei regolamenti, delle prassi e delle procedure per semplificare i rapporti con i cittadini e rimuovere complicazioni burocratiche di ogni genere.

Si dovranno inoltre evitare gli sprechi inutili anche per limitare le imposte comunali. Con gli stessi intendimenti si interverrà sulle società pubbliche partecipate dal Comune di Legnano, sottoponendole ad attente verifiche, che consentano di pervenire alla loro ottimale razionalizzazione. Purtroppo questi “corpi separati” del Comune sono risultati restii all’effettivo controllo ed al necessario potere gerarchico dell’Amministrazione Comunale.
Non è pensabile che si possa ripetere un malgoverno così eclatante come quello che ha condotto AMGA a pro-vocare perdite enormi del patrimonio comunale nel periodo in cui è stata gestita dal medesimo gruppo di potere che dominava l’amministrazione comunale.

Dopo le doverose verifiche sarà giunto il momento di assumere senza ulteriori ritardi decisioni importanti su AMGA e sulle società collegate.


TERZO PUNTO

Il governo della trasformazione della città

Non sarà sufficiente perseguire singoli obiettivi specifici, anche se giusti e corretti, perché Legnano è in continua trasformazione, e pertanto occorrerà improntare la nuova amministrazione alla considerazione complessiva della città e delle sue mutazioni, con una visione strategica e ampia, che consenta di governare e indirizzare i cambiamenti, sia pure nei limiti delle opportunità che si potranno ricercare.